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Channel: La Discussione - La Discussione - Vaticano

In 5 mila a Milano per funerali Tettamanzi

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Redazione
Cinquemila fedeli hanno assistito nel Duomo di Milano ai funerali del cardinale Dionigi Tettamanzi, ex arcivescovo di Milano, scomparso sabato a 83 anni. Alla celebrazione delle esequie 30 vescovi, 8 cardinali e più di 1000 sacerdoti, oltre ad alti prelati di altre confessioni e alle istituzioni, tra cui il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo, l'ex premier Mario Monti, il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, il prefetto di Milano Luciana Lamorgese e il questore di Milano Marcello Cardona.«Moltissimi tra noi, penso anche a me, alla nostra lunga collaborazione e amicizia, hanno nel cuore fatti e momenti in cui han potuto godere dell'intensa umanità del cardinale Dionigi. A essi ritorneremo quasi a preziose reliquie». E' il ricordo dell'arcivescovo di Milano Angelo Scola del suo predecessore cardinale Dionigi Tettamanzi, espresso nell'omelia durante le esequie in Duomo.«Nell'apprendere la notizia del decesso del caro cardinale Dionigi Tettamanzi, desidero esprimere le mie condoglianze ai familiari e a codesta comunità diocesana, che lo annovera tra i suoi figli più illustri e tra i suoi pastori più amabili e amati». Inizia così il messaggio, inviato da papa Bergoglio, all'arcivescovo di Milano Angelo Scola e all'arcivescovo eletto Mario Delpini, in ricordo di Tettamanzi e letto dallo stesso Scola, in apertura della celebrazione delle esequie dell'arcivescovo emerito, nel Duomo Milanese.«Penso, con affetto, e ricordo, con gratitudine, l'intesa opera culturale e pastorale profusa da questo benemerito fratello che, nella sua feconda esistenza, ha testimoniato, con gioia, il Vangelo e servito docilmente la chiesa» continua il pontefice, ripercorrendo il cammino ecclesiastico di Tettamanzi.«Tettamanzi lascia un grande insegnamento: l'attenzione agli ultimi e alle famiglie. Dobbiamo trovare una forma per recuperare il suo insegnamento»ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a conclusione delle esequie.

Migranti, Papa: «Nazionalità fin da nascita»

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Redazione
"Considerando lo scenario attuale, accogliere significa innanzitutto offrire a migranti e rifugiati possibilità più ampie di ingresso sicuro e legale nei paesi di destinazione. In tal senso, è desiderabile un impegno concreto affinché sia incrementata e semplificata la concessione di visti umanitari e per il ricongiungimento familiare. Allo stesso tempo, auspico che un numero maggiore di paesi adottino programmi di sponsorship privata e comunitaria e aprano corridoi umanitari per i rifugiati più vulnerabili. Sarebbe opportuno, inoltre, prevedere visti temporanei speciali per le persone che scappano dai conflitti nei paesi confinanti. Non sono una idonea soluzione le espulsioni collettive e arbitrarie di migranti e rifugiati, soprattutto quando esse vengono eseguite verso paesi che non possono garantire il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali». Così Papa Francesco nel messaggio per la Giornata del Migrante 2018.«La Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo offre una base giuridica universale per la protezione dei minori migranti. A essi - sottolinea - occorre evitare ogni forma di detenzione in ragione del loro status migratorio, mentre va assicurato l’accesso regolare all’istruzione primaria e secondaria. Parimenti è necessario garantire la permanenza regolare al compimento della maggiore età e la possibilità di continuare degli studi. Nel rispetto del diritto universale a una nazionalità, questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita» osserva il Santo Padre, per il quale«il processo d'integrazione può essere accelerato attraverso l’offerta di cittadinanza slegata da requisiti economici e linguistici e di percorsi di regolarizzazione straordinaria per migranti che possano vantare una lunga permanenza nel paese».

Roma: controlli per drone sospetto, allarme rientrato

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Redazione
Controlli di carabinieri e polizia per un drone sospetto che sorvolava l'area del Vaticano, dove per motivi di sicurezza e' prevista una no fly zone. Le verifiche si sono concentrate in particolare nella zona di Borgo Vittorio. L'allarme, almeno per il momento, e' rientrato. La vigilanza resta alta dopo le minacce dell'Isis.

Anche il mondo accademico partecipa alla Giornata Mondiale dei Poveri

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Redazione
Domenica 19 novembre 2017 si celebrerà la Giornata Mondiale dei Poveri. L’Università Europea di Roma e l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum hanno aderito all’iniziativa di Papa Francesco mettendosi al servizio del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, organizzatore della Giornata. Il Papa ha voluto offrire un pranzo ai poveri, dislocandoli in varie sedi e istituti di Roma. Domenica 19 novembre l’Università Europea di Roma e l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum metteranno a disposizione i loro locali, accogliendo circa 200 bisognosi in un pranzo nella struttura di via degli Aldobrandeschi. Studenti, familiari, docenti e collaboratori dei due atenei parteciperanno come volontari a questa iniziativa di solidarietà, servendo ai tavoli e accogliendo le persone. Sabato 18 novembre, alle 20:00, presso la Basilica di San Lorenzo fuori le mura si terrà la veglia di preghiera per il mondo del volontariato.

25° Concerto di Natale in Vaticano, nel cast anche Annie Lennox

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Annie Lennox sara' nel cast del 25° Concerto di Natale che il 16 dicembre si svolgera' nell'Aula Paolo VI in Vaticano sotto l'egida della Congregazione dell'Educazione Cattolica. La leggendaria artista scozzese, cantante, autrice, attivista dei diritti umani, appena nominata prima donna Cancelliere alla Glasgow Caledonian University, ha legato la sua fama agli Eurythmics con i quali ha venduto piu' di 80 milioni di album. Nella sua carriera ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali: otto BRIT Awards, quattro Ivor Novello Awards, tre MTV Awards,quattro Grammy Awards e dieci candidature Grammy, ventisei ASCAP Awards, un Golden Globe e un Oscar. Il suo impegno umanitario si e' rivolto in molte direzioni: per la Fondazione Mandela, per UNAIDS, Oxfam, Amnesty International e Croce Rossa Britannica. La sua presenza arricchisce un cast che gia' annovera Patti Smith (USA), Noa (Israele), Imany (Francia), Joaquín Corte's (Spagna) Lola Ponce (Argentina), Hevia (Spagna), Al Bano (Italia), Alex Britti (Italia), Enrico Ruggeri (Italia), Suor Cristina (Italia), Gigi D'Alessio (Italia), Fabio Armiliato (Italia), Gio' Di Tonno (Italia), Andrea Griminelli (Italia), Davide Merlini (Italia), Syria (Italia), Cheryl Porter & Hallelujah Gospel Singers (USA), Art Voice Academy (Italia), il Piccolo Coro di Piazza Vittorio (Italia), Presepe Vivente Storico del Comune di Vetralla (Italia), Zampognari di Scapoli (Italia). Tutti gli artisti si esibiranno dal vivo con l'Orchestra Sinfonica Universale Italiana diretta dal M° Concertatore e Direttore Renato Serio.

Papa, Mattarella: «Esemplare e feconda attenzione per le periferie»

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"In questo giorno di festa La prego di accogliere i piu' sentiti auguri, degli italiani tutti e miei personali, per la felice ricorrenza del Suo compleanno. Conservo vivido nella memoria il lieto ricordo della Sua visita al Quirinale del 10 giugno scorso. In tale occasione Vostra Santita' ha confermato al piu' alto livello che le relazioni tra la Santa Sede e l'Italia sono uniche per intensita' ed eccellenza e ha riconosciuto al nostro Paese l'impegno profuso nel trasformare le grandi sfide del nostro tempo in occasioni per una crescita piu' equa e in nuove opportunita' di progresso sociale e culturale". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA, in un messaggio inviato a Papa Francesco. "Inoltre, visitando nel corso del 2017 diverse citta' d'Italia, Vostra Santita' ha riaffermato l'importanza di mettere al centro della politica la persona e la famiglia, sottolineando quanto sia importante per la tutela della loro dignita' l'accesso al lavoro in condizioni di sicurezza e stabilita' - aggiunge -. I viaggi apostolici in diverse aree del mondo, sempre con un'esemplare e feconda attenzione per le periferie esistenziali, Le hanno fornito l'occasione per rinnovare ovunque l'invito a perseguire con coraggio e determinazione cammini di dialogo e riconciliazione per sanare le ferite sociali e superare le tensioni internazionali. Mentre l'approssimarsi delle prossime Feste induce tutti noi, a prescindere dalla fede professata e dalle credenze di ciascuno, a soffermarsi sul messaggio universale del Santo Natale, Le rinnovo, Santita', fervidi auguri per il Suo compleanno e per le prossime festivita' natalizie, cui unisco volentieri quelli di tutti gli italiani che guardano al Suo magistero con riconoscenza e particolare stima".

Papa Francesco: «Ringrazio Presidente per gli auguri e ricambio»

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"Ringrazio il presidente della Repubblica Mattarella per gli auguri che mi ha fatto nel suo mesaggo di fine anno e che ricambio auspicando per il popolo italiano un anno di serenita e pace, illuminato dalla costante bendizione di Dio. Esprimo il mio apprezzamento per le iniziative di preghiera e azioni della pace oprganizzate in tutto il mondo". Lo ha detto papa Francesco a San Pietro dopo la messa di Capodanno.

Cardinal Bagnasco confermato a guida Arcidiocesi Genova

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Il Presidente della Giunta regionale Giovanni Toti, a nome della Regione Liguria, si felicita con il Cardinale Angelo Bagnasco per la conferma nel governo pastorale dell'Arcidiocesi di Genova per altri due anni, annunciata oggi da Papa Francesco. Rivolge al Cardinale Arcivescovo le piu' sentite e sincere congratulazioni, nella certezza di interpretare il sentimento di tutti i genovesi e di tutti i liguri che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare la sollecitudine di Angelo Bagnasco per la comunita', in particolare per i temi sociali e del lavoro. Per questo, e avendo ancora ben vivo il ricordo dell' entusiasmo con cui Genova e la Liguria hanno accolto il Santo Padre in visita nel maggio scorso, il Presidente della Regione Liguria augura buon lavoro per i prossimi due anni al Cardinale: che il suo ministero possa continuare nello spirito dei 12 anni gia' passati alla guida dell'Arcidiocesi e nel segno dell'amicizia con le istituzioni, oggi piu' salda che mai.

Calcio, Clericus Cup. Al via 12esima Edizione del Mondiale della Chiesa

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Croce e delizia. Sara' quella della 12ma Clericus Cup, presentata oggi a Roma, ancora una singolare Quaresima, vissuta dai preti calciatori tra le canoniche Via Crucis e le diagonali difensive negli allenamenti infrasettimanali, in vista dei weekend di gioco. Come ormai tradizione torna vivace, il Mondiale di calcio della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell'Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. Si gioca sempre sui campi del Centro Sportivo Pio XI, a due passi dal Vaticano (Via di Santa Maria Mediatrice, 24). Preghiere e rigori, penitenza ed esultanza insieme per i seminaristi e sacerdoti di tutto il mondo, circa 400 tesserati, suddivisi si' in 16 formazioni ma appartenenti tutti alla grande squadra della Chiesa universale. Su ogni maglia delle 16 squadre della Clericus Cup, quest'anno in evidenza c'e' una scritta che vuole promuovere l'inno del Centro Sportivo Italiano "Dove ogni maglia ha un'anima!", cantato dai "Controtempo" per i giovani dell'associazione sportiva di ispirazione cristiana. Mons. Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, appena tornato da PyeongChang dove per la prima volta il Cio ha invitato una delegazione vaticana, ha richiamato i partecipanti allo spirito olimpico: "L'apertura dei Giochi Olimpici Invernali e' stato il momento piu' emozionante in cui la unita' bandiera tra le due Coree ha sfilato dimostrando tutta la forza della via diplomatica", promettendo alla Clericus Cup una visita dal capitano di tutte le 16 squadre, papa Francesco.

A Torre Annunziata conferenza sulla Encilica Laudato si’ di Papa Francesco

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“La chiamata alla conversione di vita dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”. Questo il titolo della conferenza in programma venerdì 23 marzo, a partire dalle ore 17.30, nella Parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù di Torre Annunziata. Relatore sarà il giornalista Carmine Alboretti, già vicedirettore del quotidiano di ispirazione cattolica “la Discussione”, che da tempo si occupa di informazione religiosa ed ha dedicato all’argomento diversi testi. Ad organizzare l’incontro è stata la locale fraternità francescana secolare, presieduta da Mena Miranda. Il tutto sotto l’egida del parroco, don Ciro Esposito. L’analisi dell’importante testo del Magistero di Papa Francesco avviene, non a caso, nell’ottica della Quaresima che, tradizionalmente, per i credenti è un periodo di riflessione in attesa della rigenerazione spirituale che avviene con la Pasqua di Risurrezione. “L’Enciclica di Papa Francesco, ben 246 paragrafi divisi in sei capitoli – spiega il relatore - aggiunge un nuovo contributo alla dottrina sociale della Chiesa mettendo l’umanità di fronte alle sue responsabilità. Si tratta di un testo articolato, in vari punti molto specifico, che attinge a piene mani dai documenti di molte conferenze episcopali e non si rivolge solo ai cristiani ma a ogni persona che abita questo pianeta. Il Santo Padre valorizza le parole dei predecessori e invita a “eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale” correggendo “i modelli di crescita” incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente.

A Sant’Antimo parroco in campo per sconfiggere la povertà

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Si è insediato nei giorni scorsi nella parrocchia di San Vincenzo Ferreri a Sant’Antimo il nuovo parroco don Gianluca Lentini discendente del beato Lentini di Lauria. “Un sacerdote vicino ai poveri con il cuore - afferma il Presidente della Federazione nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli Antonio Gianfico - a cui vanno i nostri più sinceri auguri di un buon ministero nella nostra città. Nell’anno trascorso come Amministratore parrocchiale don Gianluca Lentini ha avuto modo di conoscere da vicino la nostra Associazione ed ha subito mostrato entusiasmo per le attività svolte”. La parrocchia San Vincenzo Ferreri è anche la sede del Centro Ozanam guidato proprio dal stesso dott Antonio Gianfico. Un vero e proprio punto d’incontro e presenza sociale in una delle aree più disagiate del Comune di S. Antimo, dove i volontari dedicano attenzioni e sforzi in particolare al mondo minorile e adolescenziale, creando un vero e proprio progetto educativo, mirato a prevenire, reinserire ed integrare i minori e gli adolescenti all’interno del tessuto sociale, stimolando la loro formazione psicologica e culturale. La cerimonia di insediamento è stata presieduta da Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa.

Bassetti (Cei): "Rispetti storia italiana e identità europea"

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"In questo momento cruciale della nostra storia, esprimiamo con convinzione la nostra stima al presidente della Repubblica per la guida saggia e paziente con cui sta facendo di tutto per dare un governo all'Italia". Così il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, parlando all'assemblea dei vescovi italiani. "Nel contempo, ricordiamo a tutti come non basti nemmeno avere un governo per poter guidare il Paese. Occorre - questo Paese - conoscerlo davvero, conoscerne e rispettarne la storia e l'identità; bisogna conoscere il mondo di cui siamo parte e nel quale la nostra Repubblica - cofondatrice dell'Europa unita - e' desiderosa di ritornare a svolgere la sua responsabilità di Paese libero, democratico e solidale", ha aggiunto. "Prendiamo, dunque, le distanze dal disincanto, dalla prepotenza e dalla sciatteria morale che ci circondano. Prendiamo le distanze dalle nostre stesse paure. Facciamolo in nome del Vangelo e sempre con il sorriso e a voce bassa. Ci troveremo a condividere la strada con tante persone buone, sincere e oneste", ha sottolineato Bassetti. "Con analogo respiro e disponibilita' intendiamo volgerci anche al Mediterraneo. Davanti agli occhi - e soprattutto nel cuore - abbiamo le tante situazioni di estrema instabilità politica e di forte criticità dal punto di vista umanitario. Dalla Libia alla Siria, dall'Iraq a Israele - solo per esemplificare - il Mediterraneo e' teatro di conflitti e tragedie, di scelte disperate e di minacce dalle conseguenze incalcolabili. Quando tutto precipita nel fanatismo e nel fondamentalismo tornano decisive parole e segni che non alimentino l'odio e la violenza, ma la riconciliazione e il dialogo", ha concluso il presidente della Cei.

Mattarella: "Papa a Ginevra alimenta fecondo dialogo tra confessioni"

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"Santina, desidero ringraziarla sinceramente del messaggio che ha voluto indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per Ginevra per partecipare alle celebrazioni del 70° anniversario del Consiglio Mondiale delle Chiese. L'Italia segue con attenzione questo suo pellegrinaggio ecumenico che alimenta un fecondo dialogo tra confessioni diverse, promuove la cooperazione tra le Chiese nella ricerca dell'unita' e, al contempo, rinnova il pressante invito universale alla solidarietà e alla pace. Nell'inviarle, anche a nome del popolo italiano, un affettuoso augurio di buon viaggio, le rinnovo i sensi della mia più alta considerazione". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a Papa Francesco.

Ucsi Sicilia si congratula con prefetto Ruffini

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L'Ucsi Sicilia Unione Cattolica Stampa Italiana ha appreso con piacere la nomina a prefetto del Dicastero della Comunicazione di Paolo Ruffini, giornalista professionista già direttore di TV2000. La scelta di Papa Francesco è stata oculata e lungimirante, Ruffini ha dimostrato negli anni di essere un serio professionista, con esperienze importanti maturate nel campo dell'informazione a partire dalla carta stampata, radio e tv. Nei suoi otto lustri di carriera, ha riscosso ampio consenso e ricevuto diversi premi, figura di spicco nel mondo del giornalismo cattolico, che emerge per competenza ed equilibrio. Il presidente dell'Ucsi Sicilia Domenico Interdonato, ha dichiarato: "I giornalisti cattolici di Sicilia sono felici perché la scelta di Papa Francesco di nominare Paolo Ruffini, a capo dell'importante Dicastero per la Comunicazione, per la prima volta è caduta su un laico di origini siciliane nato a Palermo e perché ne conoscono e apprezzano, le qualità morali e professionali. Al Neoprefetto Ruffini i giornalisti cattolici di Sicilia, offrono la loro disponibilità a collaborare e augurano buon lavoro. (Italpress).

La Pira: verso beatificazione, sindaco Pozzallo scrive al Papa

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L'autorizzazione, firmata ieri da Papa Francesco, alla Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante "le virtù eroiche del Servo di Dio Giorgio La Pira" è al centro di una lettera inviata dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna al Santo Padre. "Sua Santità Papa Francesco, spesse volte ho avvertito - scrive il sindaco della cittadina ragusana - il bisogno di confidare a Lei, Sommo Pontefice, le situazioni drammatiche da me vissute a Pozzallo, porto di sbarchi dei migranti, umanità in fuga da comprendere e da accogliere con la consapevolezza che la nostra città da frontiera sia vissuta lapirianamente come cerniera euro-mediterranea. Dopo aver letto, non senza emozione, che "il Papa ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Giorgio La Pira" ho pensato di rivolgermi a Sua Santità, senza alcun intermediario, per esprimere da cittadino e da Sindaco della città natale di La Pira il grazie più sentito e vibrante che ha pervaso tutti i pozzallesi. Giorgio La Pira, figlio del mare, ha interiorizzato la legge non scritta in alcun portolano ed evangelicamente attuata per far rifulgere la dignità della persona a qualsiasi latitudine. La mediterraneità, cui il Servo di Dio ha dedicato l'intera sua vita, risplende nella certezza che l'incontro e il dialogo permangano come progetto per rinnovare la luminosa e coraggiosa via tracciata dal "cristiano siciliano" per la salvezza dell'intera famiglia umana. Nel rinnovare la mia ammirazione e la mia stima, Beatissimo Padre, Le esprimo nuovamente la mia gratitudine ed accolgo per la mia comunità la Sua Benedizione paterna". (Italpress).

Bari: Papa, Emiliano "Contatto continuo importantissimo"

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"Questa e' la quarta volta che Papa Francesco viene in Puglia nel giro di un anno. Questo per noi e' sicuramente un grande evento dall'alto significato. Viene a Bari, una citta' che ha senso solo dentro la grande regione Puglia. Quando parlo di Bari, ovviamente parlo della Puglia. Io lo posso dire perche' sono nato qui, ho fatto il sindaco di questa citta'. Questa citta' ha il suo significato solo al servizio delle altre citta' della Puglia". Cosi' il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine della preghiera comunitaria fatta da Papa Francesco, insieme ai capi delle chiese cristiane del Medio Oriente, sul lungomare di Bari in occasione dell'incontro ecumenico per la pace nel Medio Oriente. "Bari si e' addestrata a sostenere i grandi eventi - continua Emiliano - come il G7 e i grandi vertici italo-russi. E ovviamente il grandissimo evento di oggi, un evento ad altissimo rischio dal punto di vista della sicurezza. Grazie a tutti che hanno fatto il loro dovere e come vedete tutto ha funzionato bene, per noi questo e' di grandissima importanza". Emiliano plaude anche al popolo della sua terra, sempre pronto a lavorare per il proprio sviluppo: "I pugliesi, a differenza di molti altri italiani, hanno le idee chiare. Sanno che devono rendere efficiente questa regione, sia quando ospita i turisti, sia quando deve rimettere in moto l'economia o ospitare migranti. Sa che deve rendere giustizia e liberta' non solo a se stessa, ma a tutti i cittadini che ci vengono a trovare. I pugliesi comprendono che e' un luogo, dal punto di vista geografico e storico, centrale. La chiarezza di questa visione ispira le mosse quotidiane delle famiglie, delle imprese, delle istituzioni. Per noi avere questo contatto continuo con Sua Santita' e' stato importantissimo". (Italpress).

On line sito visita Papa a Palermo per anniversario Puglisi

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Da oggi e' online il sito web sulla visita pastorale che il Santo Padre Francesco fara' a Palermo il prossimo 15 settembre 2018, in occasione del XXV° anniversario del martirio del Beato padre Giuseppe Puglisi, nel giorno dei suo 56° compleanno, per mano mafiosa: www.papafrancescoapalermo.it Presenti sul sito, l'intero programma della visita, tutte le informazioni utili per richiedere i pass di accesso al Foro Italico per i fedeli e per gli operatori dell'informazione, nonche' una planimetria con i varchi di accesso per partecipare alla celebrazione Eucaristica e all'incontro con Papa Francesco a piazza Politeama. Particolare importanza - si legge in una nota della diocesi - assume la sezione News, che viene costantemente aggiornata per informare costantemente sugli eventi in programmazione ed anche alcuni approfondimenti per fare conoscere al pubblico le tante risorse della Chiesa palermitana. La redazione degli articoli News saranno redatti da professionisti del settore che sono pronti a garantire una copertura dell'evento in maniera esaustiva. In home-page sono presenti due sezioni di Fotogallery e di Videogallery che documenteranno tutti i momenti dell'evento che la Comunita' diocesana e non solo, si appresta a vivere. Abbiamo inoltre, dato spazio ai nostri profili social, Facebook,Twitter Youtube e Telegram che saranno aggiornati costantemente. La progettazione grafica e' stata realizzata dal Servizio informatico dell'Arcidiocesi di Palermo ed e' stata pensata per rendere piu' efficace ed immediata la comunicazione dei servizi offerti e una piu' facile navigazione da parte dell'utente. I contenuti sono stati elaborati, infatti, per garantire chiarezza, semplicita', concretezza del linguaggio, usabilita' e responsivita', ovvero fruibili attraverso pc, tablet e smartphone, dando dunque la possibilita' di collegarsi e navigare ovunque si vuole.(Italpress).

Papa: visita Palermo, Curia "Impegno economico gravoso, aiutateci"

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"In occasione dello straordinario evento ecclesiale della visita del Santo Padre Francesco a Palermo, del 15 settembre 2018, nel XXV anniversario del martirio del Beato don Giuseppe Puglisi il Santo Padre, pellegrino in terra di Sicilia, porterà un messaggio di speranza e da Lui potremo, certamente, ricevere validi stimoli per il percorso futuro che ci attende. Avremo la gioia speciale di stringerci attorno allo stesso Altare per celebrare l'Eucarestia insieme al Successore dell'apostolo Pietro che presiede nella carità all'unità della Chiesa e viene a confermarci nella fede". Lo scrive l'Arcivescovo mons. Corrado Lorefice, ai Parroci, ai Sacerdoti e ai Superiori e Superiore delle Comunità religiose che potranno anche godere di un incontro riservato al clero diocesano e religioso, ai membri della vita consacrata ed ai seminaristi di tutta la Sicilia, nel pomeriggio del 15 settembre in Cattedrale. "Sullo stile delle precedenti visite papali, la Chiesa di Palermo si farà accogliente nei confronti delle migliaia di pellegrini che raggiungeranno il capoluogo da ogni parte della Sicilia, per offrire la possibilità di condividere questo momento storico. L'evento, sebbene si svolgerà nella sobrietà che caratterizza la persona di Papa Francesco, richiede uno sforzo organizzativo adeguato anche all'attuale normativa in materia di pubblica sicurezza". "Come si può facilmente comprendere, la Diocesi, su cui ricade l'onere organizzativo ed economico - benché sia stata promessa una qualche forma di aiuto da parte delle Istituzioni - non è in grado di sopportare da sola i costi relativi alla logistica e alla sicurezza, pertanto mi permetto - continua l'Arcivescovo - di fare appello alla sollecitudine e alla generosità delle Comunità per un contributo economico che concorra a sostenere la spesa che l'organizzazione di un evento come questo richiede". Le offerte potranno essere versate sull'unico conto corrente abilitato a riceverle, intestato all'ODIPA - Opera diocesana per la preservazione e la diffusione della fede, alle seguenti coordinate bancarie: IT 53 M033 5901 6001 0000 0160 417. (Italpress).

Pedofilia: Papa in Irlanda "Indignazione e vergogna per gli abusi"

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"Bisogna riconoscere il grave scandalo degli abusi sui minori da parte dei membri della Chiesa. Il fallimento delle autorita' ecclesiatiche a tutti i livelli nell'affrontare questi crimini, ha suscitato indignazione, e' stato causa di sofferenza e vergogna per la comunita'. Io stesso condivido questi sentimenti". Papa Bergoglio in visita in Irlanda, nel suo discorso alle autorita' al Castello di Dublino, ha voluto in questo modo fare riferimento allo scandalo degli abusi sessuali sui minori condannando l'azione della Chiesa irlandese. Il Santo Padre ha poi fatto riferimento agli sforzi avviati dal suo predecessore Benedetto XVI. "Il suo intervento fa da incentivo per rimediare agli errori passati, in modo da assicurare che non accadano di nuovo. In una lettera ho ribadito un maggiore impegno per eliminare questo flagello nella Chiesa. Ogni bambino e' dono prezioso di Dio da custodire". "La Chiesa in Irlanda - ha proseguito il pontefice - ha svolto un ruolo di promozione del bene, un compito oscurato dalla gravita' degli scandali e degli abusi". (Italpress).

Papa: "Lavoro e genio creativo per un nuovo ordine economico"

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"Dietro ogni attivita' c'e' una persona umana. L'attuale centralita' dell'attivita' finanziaria rispetto all'economia reale non e' casuale: dietro a cio' c'e' la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi, quelli veri, si fanno con il lavoro. E' il lavoro che conferisce la dignita' all'uomo, non il denaro". Una sana economia "non e' mai slegata dal significato di cio' che si produce e l'agire economico e' sempre anche un fatto etico". Lo afferma Papa Francesco nella prima intervista mai rilasciata a un giornale economico finanziario. L'intervista, pubblicata oggi dal Sole 24 Ore, e' firmata da Guido Gentili, direttore del Sole 24 Ore, Radio 24 e RadiocorPlus. "La disoccupazione che interessa diversi Paesi europei e' la conseguenza di un sistema economico che non e' piu' capace di creare lavoro, perche' ha messo al centro un idolo, che si chiama denaro", dice ancora Bergoglio - che cita spesso la dottrina sociale di Paolo VI - rispondendo alle domande del direttore Gentili. Per il Pontefice si deve quindi lottare per rimettere al centro la famiglie, le persone. La sua idea di speranza e' chiara: "La distribuzione e la partecipazione alla ricchezza prodotta, l'inserimento dell'azienda in un territorio, la responsabilita' sociale, il welfare aziendale, la parita' di trattamento salariale tra uomo e donna, la coniugazione tra i tempi di lavoro e i tempi di vita, il rispetto dell'ambiente, il riconoscimento dell'importanza dell'uomo rispetto alla macchina e il riconoscimento del giusto salario, la capacita' di innovazione sono elementi importanti che tengono viva la dimensione comunitaria di un'azienda". Il Pontefice sintetizza questa visione nell'intervista al Sole 24 Ore: "Credo sia importante lavorare insieme per costruire il bene comune ed un nuovo umanesimo del lavoro, promuovere un lavoro rispettoso della dignita' della persona che non guarda solo al profitto o alle esigenze produttive ma promuove una vita degna sapendo che il bene delle persone e il bene dell'azienda vanno di pari passo". In questo quadro quali sono i giusti limiti del profitto? "Tenere unite azioni e responsabilita', giustizia e profitto, produzione di ricchezza e la sua ridistribuzione, operativita' e rispetto dell'ambiente diventano elementi che nel tempo garantiscono la vita dell'azienda. Da questo punto di vista il significato dell'azienda si allarga e fa comprendere che il solo perseguimento del profitto non garantisce piu' la vita dell'azienda". Il Papa evoca l'incontro organizzato nel 2016 con Confindustria durante il Giubileo con gli imprenditori e famiglie, in settemila nell'Aula Paolo VI: "Ricordo tanti volti dietro ai quali c'erano passione e progetti, fatica e genialita'" dice Francesco. "Abbiamo bisogno di coraggio e di geniale creativita'". Lavoro, quindi, come punto centrale della vita: "La persona che mantiene se stessa e la sua famiglia con il proprio lavoro sviluppa la sua dignita'; il lavoro crea dignita', i sussidi, quando non legati al preciso obiettivo di ridare lavoro e occupazione, creano dipendenza e deresponsabilizzano". E le imprese "possono dare un forte contributo affinche' il lavoro conservi la sua dignita' riconoscendo che l'uomo e' la risorsa piu' importante di ogni azienda, operando alla costruzione del bene comune, avendo attenzione ai poveri". Nell'intervista, sollecitato dalle domande del direttore Gentili, non tralascia la grande sfida dei migranti: "I poveri che si muovono fanno paura specialmente ai popoli che vivono nel benessere", e aggiunge anche che gli stessi migranti "siano rispettosi della cultura e delle leggi del Paese che li accoglie per mettere cosi' in campo congiuntamente un percorso di integrazione e per superare tutte le paure e le inquietudini". (Italpress).